. . . La voce della campana sia un rintocco di novità per l'anima . . .
Penso che in quest’anno così importante nel quale ricorrono i 120 anni di fusione dei Sacri Bronzi, presenti sulla torre di Fontanaluccia, sia opportuno ricordare gli sforzi e i sacrifici che i nostri antenati hanno compiuto per realizzare tutto ciò. La storia della torre campanaria e più in particolare quella della fusione dei Sacri Bronzi, dimostra la volontà del popolo di Fontanaluccia nel volere un punto di riferimento quale il campanile. Oggi come allora la torre, attraverso il “Gruppo Campanari Fontanaluccia”, ha ritrovato l’originale armonia del suono manuale delle Campane riportando il campanile ad essere quel “faro” nella valle per ognuno di noi, dove le gioie e i dolori vengo portati al cielo.
Nicola Gigli
Nicola Gigli
"Quarto raduno dei suonatori di campane,
nel 120° anno di fusione dei Sacri Bronzi"
Domenica 12 giugno si è svolto a Fontanaluccia, comune di Frassinoro (Modena) ma ecclesiasticamente dipendente dalla Diocesi di Reggio Emilia Guastalla, il “IV raduno dei suonatori di campane” organizzato dall’associazione culturale “Fons lucis”, presieduta da Nicola Gigli, che è stata costituita nel luglio 2015, comprendente tra le sue numerose finalità la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio e anche della parrocchia di Fontanaluccia.
Autorità e campanari da diverse zone italiane erano quindi presenti a questo singolare evento, ottimamente organizzato nel piccolo borgo montano che si affaccia sulla valle del torrente Dolo. Qui lussureggianti boschi di querce unitamente a rarissime qualità di castagni, impiantati da Matilde di Canossa, caratterizzano il paesaggio e quasi spontaneo viene il collegamento con “L’ora di Barga” di Giovanni Pascoli: “… il suon dell’ore viene col vento dal non veduto borgo montano: suono che uguale, che blando sale, come voce che persuade…”.
E ha persuaso davvero quest’anno l’associazione organizzando questo raduno di suonatori di campane per ricordare il 120° anno di fusione dei sacri bronzi. |
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La giornata si è aperta alle ore 9,30 con il suono a distesa della campana maggiore, seguito dai "Doppi" da parte dei gruppi presenti. La Santa Messa nella chiesa dedicata a Santa Lucia è stata presieduta da Don Luigi Ferrari Vicario Foraneo ed animata dai cori: "Vocilassù" e "Voci nel Vento"; quest'ultimo al termine della celebrazione, dopo tre rintocchi della campana simbolo della giornata portata in processione da alcuni ragazzi del gruppo, ha eseguito l'inno del "Gruppo Campanari Fontanaluccia" intitolato: "Le campane di Fontanaluccia" elaborato e composto appositamente da Renato Borghi ed armonizzato dal maestro Armando Saielli.
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Al termine della celebrazione, dal piazzale antistante la torre alcuni bambini e campanari hanno lanciato al suono dei Sacri Bronzi dei palloncini rossi e bianchi in onore di Suor Maria del Carmine ai cento anni dalla nascita.
Un ricco buffet ha visto i campanari protagonisti in un'impresa ardua, coronata da una torta elaborata dal maestro pasticcere Marino Massimo.
Tra gli intervenuti nella giornata, coordinata da Veronica Bimbi e Gabriele Arlotti, sono stati graditi ospiti il parroco don Luigi Ferrari, la presidentessa della "Federazione Nazionale Suonatori di Campane", Eles Belfontali, l’ispettore di campane e campanili Giuseppe Bernini, il sindaco del comune di Frassinoro Elio Pierazzi, il rappresentante del Comune di Modena, Walter Stella e lo scultore di fama internazionale Dario Tazzioli,
che ha prodotto in serie unica e limitata dei bassorilievi aventi come soggetto proprio le campane di Fontanaluccia. E' intervenuto alla manifestazione anche l'autore Renato Borghi, il quale ha composto appositamente per il "Gruppo Campanari Fontanaluccia" l'inno intitolato: "Le Campane di Fontanaluccia". Ha caratterizzato la giornata anche la presentazione di un’opera letteraria: “La sinergia che rese le campane perfette – L’eco melodioso racchiuso in un abbraccio” di Silvia Gigli, un’ opera che racconta in forma romanzesca la fusione delle campane ancora presenti sulla torre. Il pomeriggio è stato animato dai brani dei cori "Vocilassù" e "Voci nel Vento".
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Naturalmente dopo gli interventi, è ripreso il concerto dalla cella campanaria visibile su grande schermo grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità di Daniele Biondi.
Le opere realizzate per il 120° anno di fusione dei Sacri Bronzi
Le opere: "La sinergia che rese le campane perfette" redatto da Silvia Gigli ed il basso rilievo "La campana di Fontanaluccia" realizzato dallo scultore Dario Tazzioli possono essere acquistati inviando una e-mail all'indirizzo [email protected] oppure telefonando al numero: 3407458837.
La Sinergia che rese le campane perfetteL'eco melodioso racchiuso in un abbraccio"La Sinergia che rese le campane prefette", questo è il titolo che Silvia Gigli ha scelto per la pubblicazione che narra della fusione dei Sacri Bronzi ancora oggi presenti sulla torre campanaria di Fontanaluccia. Renato Borghi nella prefazione al libro scrive: < Una testimonianza preziosa che attraverso la delicatezza della narrazione ci accompagna anche nelle tecniche di fusione del bronzo con competenza e precisione senza che ce ne accorgiamo. Il testimone protagonista del racconto sa già che sarà suo il compito di trasmettere le emozioni di quei momenti > ; è tangibile la sincerità con cui Silvia descrive minuziosamente le usanze i costumi e le abitudini che gli abitanti di Fontanaluccia erano soliti praticare quotidianamente. Tra le fluttuanti parole che Silvia Gigli ci propone si legge l'orgoglio per le proprie montagne, per gli odori ed i sapori della propria terra. Infine il sottotitolo: "L'eco melodioso racchiuso in un abbraccio" scorge la fortezza della Torre Campanaria rapportata ad un abbraccio nel quale ogni abitante di Fontanaluccia si sente protetto.
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La campana di Fontanaluccia.
Dario Tazzioli ha cominciato a lavorare la pietra arenaria della Val Dolo, con gli scalpellini Domenico e Maria Sassatelli di Muschioso all'età di quindici anni. Ha poi studiato nel corso di scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove si è diplomato nel 2002 con una tesi sulla lavorazione della pietra nell'antichità. Il suo lavoro si contraddistingue infatti per una lavorazione manuale, in cui utilizza strumenti antichi, da lui realizzati. Ha tenuto diverse conferenze e consulenze sulle tecniche antiche sia in Italia che all'estero. Le sue opere scultoree sono presenti in diversi paesi, fra i quali l'Irlanda e gli Stati Uniti. Di recente ha presentato presso una prestigiosa galleria americana in una mostra dedicata alla mitologia, una scultura ispirata al mito di Dafne.
Sul territorio di Frassinoro sono ubicate diverse sue opere: la Pietà nel sagrato dell'abazia di Frassinoro e l'Abbraccio in adiacenza la chiesa di Piandelagotti. Fra i premi ed i riconoscimenti che ha ottenuto, ricordiamo il Premio Ghirlandina conferito dal Rotary nel 2005, un riconoscimento da parte del consolato italiano negli USA per il talento, la dedizione e il contributo a rendere il mondo un luogo migliore attraverso la scultura nel 2012, il Coltellino d'Oro dal Consorzio del Parmigiano Reggiano nel 2014 e recentemente il Paul Harris Fellow dal Rotary di Sassuolo, quest'ultimo, un riconoscimento che mira ad onorare gli individui che contribuiscono ad iniziative umanitarie, sociali o culturali. |
"La campana di Fontanaluccia", opera inedita realizzata in serie limitata dallo scultore Dario Tazzioli,è realizzata eseguendo tecniche ed utilizzando materiali provenienti dal territorio Frassinorese. Formata interamente da terracotta, l'opera celebra i 120 anni di Fusione dei Sacri Bronzi presenti sulla torre campanaria di Fontanaluccia.
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Le campane di FontanalucciaLontano tra i boschi nel verde
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"Le campane di Fontanaluccia" è il l'inno che Renato Borghi ha scritto e musicato; del quale Armando Saielli ha elaborato la partitura corale. Con la sua linea estremamente limpida, l'inno, rispecchia il messaggio che i Sacri Bronzi trasmettono a chiunque ascolti l'armoniosa melodia. Le parole suggestive racchiudono un sentimento di famiglia e di unione scopo principale di quest'arte.
Renato Borghi è nato a Sassuolo (MO) nel 1953. Scrive poesie dall'età di 15 anni. Dalla stessa età si è dedicato anche alla musica imparando da autodidatta a suonare la chitarra. Ha frequentato fin dal 1969 il cantautore Pierangelo Bertoli e una ricchissima compagnia di amici a lui legata. Queste frequentazioni lo hanno portato anche a scrivere canzoni sia in italiano che in dialetto. La prima pubblicazione di poesie risale al 1995 con una piccola raccolta dal titolo "Dal fondo del cuore ad un angolo del cassetto". La prefazione di questa raccolta è dello stesso Pierangelo Bertoli. Successivamente insieme ad altri poeti sassolesi, fra cui Paola Moreali e Nadia Sighinolfi, compaiono altre poesie sul volume "Di testa e di cuore" . La prefazione in questo caso è del giornalista e scrittore Francesco Genitoni. Nasce nel 2005 un libro che oltre a raccogliere le poesie contenute nelle precedenti pubblicazioni propone ulteriori 73 poesie inedite. Il titolo del volume è "Lapilli". L'ultima pubblicazione è del 2011 ed ha per titolo "Bussola poetica". Il libro contiene oltre a 45 poesie anche due brevi racconti. La prefazione è di Francesco Genitoni. Sul fronte musicale Renato Borghi ha scritto il testo di "Ho bisogno di te Maria" brano contenuto nell'album "Gli anni miei" di Pierangelo Bertoli per la casa discografica Ricordi. Sempre in collaborazione Con Bertoli ha scritto il testo di "Festa al castello" e "Ti scriverò domani" contenute nell'album "Angoli di vita". All'interno di una iniziativa musicale avviata da Pierangelo Bertoli da una idea di Paolo Francia ha fatto parte del gruppo di autori che hanno realizzato testi e musiche dell'album "I giaraun d'la luna". Insieme ai due citati autori e a Marco Dieci e Alberto Bertoni ha contribuito a realizzare il CD che conteneva 18 brani. Quattro di questi portano per i testi anche la firma di Renato Borghi "Venerdè", "Luntan ded chè", "Al mester d'l'orchetra". Del quarto brano "Nadel" Renato è autore anche della musica, che però ha visto una notevolissima valorizzazione grazie al lavoro del maestro Francesco Saguatti che ha arrangiato il brano in maniera superlativa per la propria "Corale Puccini" di Sassuolo. |
Le foto che raccontano di una giornata tra arte, cultura e tradizione.
Reportage scattato da Gianni Allodi |
Reportage scattato da
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Reportage scattato da Clorinda Rondini |
Reportage scattato da "Federazione nazionale suonatori di campane" |